Gossip Italiano
Noemi Bocchi, l’ex marito sulle accuse di violenza: “Sono macchinazioni”
L’ex marito di Noemi Bocchi, Mario Caucci, ha detto la sua sulle accuse di violenza portate avanti dalla donna, fidanzata ora con Francesco Totti.
Mario Caucci e Noemi Bocchi sono stati sposati per molto tempo e dalla loro relazione sono nati due bambini. Dopo una prima intervista in cui l’imprenditore metteva in dubbio le vere intenzioni dell’ex moglie e chiedeva a Totti di proteggere i bambini dall’attenzione dei media, Caucci è tornato a confidarsi con il Il settimanale Chi. Ad Alfonso Signorini ha raccontato tutti i retroscena del matrimonio, i suoi momenti peggiori, tra cui la morte della madre, il conflitto con Noemi Bocchi e il fallimento della sua attività.
Mario Caucci: il matrimonio con Noemi Bocchi
Noemi Bocchi e Mario Caucci si sono conosciuti a una festa, e l’uomo, come racconta, ne è rimasto subito colpito. Abitavano entrambi a Tivoli, ma lei ha insistito per comprare casa a Roma: “Nel 2017 forzatamente ho preso una casa per noi a Roma ed è stato il mio primo grande errore, l’inizio della fine. Ci siamo trasferiti prima dell’estate, mia madre stava male e il 2 ottobre 2017 è morta. Con lei è venuto a mancare il perno, il pilastro fondamentale mio e di tutta la famiglia. Il trasferimento a Roma ha segnato la fine del rapporto con mio padre e mio nonno. Senza mia madre sono caduto in una disperazione totale”.
Da quel momento, i momenti difficili hanno fatto parte della vita di Caucci. In realtà, la crisi con Noemi è iniziata nel 2017 e lo ha portato a vivere un episodio depressivo prolungato. Da lì, il matrimonio è finito e la sua attività è fallita. Nonostante le difficoltà finanziarie di Caucci, la Bocchi avrebbe chiesto la separazione facendo richieste economiche sempre più difficili che l’imprenditore non riusciva a soddisfare. I due si sono separati nel 2017, ma secondo Noemi l’ex marito si sarebbe presentato a casa sua nel 2019 gridando minacce e mettendole le mani al collo.
Noemi Bocchi: le accuse all’ex marito
Parlando della denuncia per maltrattamenti, l’uomo ha detto: “Non è assolutamente vero quello che racconta ma, siccome c’è un procedimento in atto, non posso dare già informazioni prima che io le possa rendere a un giudice nella sede dove doveva rimanere questa cosa. Sono sconvolto perché soltanto oggi viene alla luce questa storia, viene infangato il mio nome, la vita di un uomo, di un padre, quando fino a ieri non c’era alcun interesse a renderla pubblica“.
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