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Daniela Zuccoli (moglie di Mike Bongiorno): “Lui è presente con la sua energia. E’ stato la voce dell’Italia”
L’amore di una vita, quello che nemmeno la morte riesce a spezzare. Così possiamo riassumere la lunga intervista di Daniela Zuccoli, moglie di Mike Bongiorno, a La Repubblica. Sono passati quasi 12 anni dal giorno in cui uno dei pilastri della tv improvvisamente venne a mancare a causa di un infarto. L’8 settembre 2009 fu un giorno di lutto non solo per lei, ma per una nazione intera che ha accolto la voce e la presenza del conduttore in tutte le case.
Zuccoli parla della storia d’amore come una storia di fortuna e Dario Cresto-Dina che ha realizzato l’intervista descrive il racconto della donna come se lei lo sentisse ancora presente:
Non ci sono medium fantasmi, tavolini che ballano. Coltivo una spiritualità di tipo cattolico, credo nell’esistenza e nell’immortalità dell’anima. Mike è presente con la sua energia intorno a me. Lo avverto da una tensione sotto lo sterno che si manifesta in due modi differenti – dice – La prima fa male, è la sensazione dei rari abbandoni. La seconda rilassa e commuove, quando significa che Mike mi approva.
La vedova del conduttore rivela che questa presenza si è manifestata domenica scorsa:
Mio figlio Miki ha preso la funivia di Stresa mezz’ora prima che precipitasse la stessa cambina sulla quale era salito. Ha raggiunto il Mottarone per fare la discesa in mountain bike. Non posso non pensare che Mike lo abbia custodito.
Capri, estate 1969, anno in cui Mike e Daniela si videro per la prima volta:
Durante una sfilata di moda organizzata da Giorgio Pavone. Mike la presentava. Avevo 19 anni, lavoravo al cerimoniale grazie a un’amica dei miei genitori che aveva il compito di sorvegliarmi. Gli portai un’aranciata durante le prove, lui era con Lello Bersani e mi invitò a unirmi al loro tavolo per la cena. Seppi poi che era alle prese con il secondo divorzio, chiacchierammo a lungo, lo trovai divertente. Aveva un fascino all’americana. Mi chiese il numero di telefono di Milano. In un anno mi chiamò tre volte, credo di avergli detto che ero fidanzata, allora non insistette.
Il destino li fece reincontrare l’anno dopo a San Martino Valle Caudina (Avellino, Campania). Lei si trovava con degli amici quando, ad un certo punto, una macchina con l’altoparlante ha annunciato la presenza del conduttore la stessa sera in piazza: “Gridai ‘Voglio andarci’. Mi arrampicai su una impalcatura, feci intenerire Peppe, la sua guardia del corpo che mi portò da lui. Mike mi disse ‘Ora che ti ho ritrovata non ti lascio più andar via‘“.
Una volta iniziata la relazione, Daniela Zuccoli ricorda alcune tappe fondamentali come la prima volta con Mike: “Dopo che facemmo l’amore mi sono addormentata come una bambina, mi sentivo al sicuro e finalmente protetta. Ricordo il suo primo regalo, un orso bianco di peluche“. Aggiunge un retroscena da parte della sua famiglia: “Mio papà era possessivo, indagò persino sulla famiglia di Mike.”
Tanti anni felici e poi la crisi: “Ci siamo lasciati per oltre un anno, mi sono messa con un altro. Mike ha scatenato gli avvocati. Siamo tornati assieme e abbiamo concepito Leo”.
Da sempre gentleman nei confronti delle donne, Daniela conferma che Mike piaceva alle donne: “Non faccio nomi ma nei suoi cassetti ci sono decine di foto di lui con attrici bellissime e famose. Ha avuto un sacco di fidanzate, le conquistava soprattutto con la sua capacità di raccontare storie meravigliose“.
La gelosia nei confronti di Sabina Ciuffini? Per la Zuccoli nemmeno pensata: “Perché mai avrei dovuto esserlo? Invidiavo piuttosto la sua libertà. Cosa rara per una donna a quell’epoca“.
Nonostante qualche lato caratteriale forse irritante: “Non sopportavo la sua ritualità, in certi comportamenti era maniacale“, oggi quei gesti sono diventati una parte mancante della vita di coppia: “Mi manca questo più di ogni altra cosa e ho preso le sue stesse abitudini“.
Gli ultimi giorni trascorsi con lui sono raccontati con dovizia di particolare:
Nell’ultimo mese non aveva dato segnali preoccupanti sul pianto della salute, era solo un po’ stanco, ma aveva assunto un non so che di profetico. Il 5 settembre tenne un discorso ai figli, non lo aveva mai fatto prima: ricordatevi, disse loro, di non smettere mai di sognare. La mattina del 6 andiamo alla clinica ostetrica Mangiagalli dove è appena nata Luce, la figlia di Nicolò.
Il 7 partiamo per Montecarlo, dopo cena ci sistemiamo al Metropole, camere separate e comunicati perché Mike russa come un mantice. Il mattin odell’8 mi viene a svegliare, appoggia i giornali sul mio cuscino e dice: non mi sento in forma, devo avere esagerato ieri sera al ristorante. Si va a sedere sulla poltrona della terrazza e si accende un sigaro. Qualche minuto dopo mi arriva sul cellulare una nuova foto di Luce, gliela mostro e lui fa: che bella, sembri tu quando prendi il sole. Sono state le sue ultime parole.
Oggi le ceneri di Mike si trovano nella cappella della loro casa di Dagnente, sul lago Maggiore. Dopo il trafugamento della bara, ritrovata dai carabinieri di Arona “al termine di un anno di indagini ho preferito toglierlo dal cimitero e metterlo al sicuro in una camera blindata. Nessuno potrà più portarlo via“. Il patrimonio ereditato da Mike – aggiunge Daniela – è gestito da lei e dai figli: “Ci ha insegnato a lavorare e a produrre”.
Fra tre anni si ricorderà Mike a 100 anni dalla sua nascita, per questo la Rai gli dedicherà una fiction: “E’ stato la voce dell’Italia – conclude Daniela Zuccoli – ha unificato la lingua televisiva da Nord a Sud“
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