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Il dolore di Manuel Bortuzzo: “Ritrovarsi disabili è peggio di un lutto”
Il noto atleta Manuel Bortuzzo ha raccontato il percorso fatto dopo l’incidente che lo ha portato in sedia a rotelle.
Il dolore è ancora tanto e nel suo racconto si sente tutto. Manuel Bortuzzo è stato intervistato dal Corriere della Sera in occasione anche dell’uscita del suo libro, ‘Soli nella tempesta’, svelando dettagli del percorso fatto in questi anni dopo che, a causa di uno scambio di persona, è stato colpito da uno sparo e ferito. Una situazione che lo ha obbligato alla sedia a rotelle.
Il dolore di Manuel Bortuzzo dopo l’incidente
Nel corso dell’intervista al Corriere, Bortuzzo ha spiegato come sia cambiata la sua vita dopo 5 anni dal tragico incidente: “Credo di avere raggiunto maturità e equilibrio, ma non è stato facile. Appena mi sono trovato sulla sedia a rotelle volevo tornare subito a essere un atleta, a nuotare. Ma quando sono rientrato in piscina è stato uno choc, le gambe erano una zavorra, non ce la facevo, finivo per passare le giornate dentro l’idromassaggio… Con il tempo ho capito che c’era tutto un altro percorso, nuovo, da fare, un grandissimo lavoro, ho dovuto fare i conti con la realtà […]”, ha detto.
Il nuotatore sente ancora un grande dolore dentro e non ha vergogna ad ammettere quelle che sono le sue sensazioni: “per quanto si possa essere maturi, non si è mai pronti a ritrovarsi disabili da un giorno all’altro. Non è paragonabile a nulla, è peggio di un lutto, perché il lutto non tocca il proprio fisico, è come il lutto di sè. Sento la mancanza di me, devo elaborare il lutto di me stesso, dire addio a una parte di me che è morta. E con questo devo fare i conti sempre, ogni momento della giornata, dalla mattina quando mi alzo, alla sera quando vado a dormire”.
Il libro
Da qui la necessità anche di scrivere un libro. “Sono molto seguito sui social, ma interagisco poco, tendo a tenermi tutto dentro. Ho molti pensieri, tante riflessioni e la scrittura è il modo migliore per esprimermi in maniera profonda, qualcosa che rimane. Racconto chi sono, i miei sentimenti, voglio essere capito, andare oltre il giudizio che alcune persone si sono fatte solo vedendomi in tivù”, ha spiegato Bortuzzo.
Il ragazzo è pronto anche per le Paralimpiadi di Parigi 2024: “Mi sto allenando al massimo, ho molta voglia di potermi esprimere, attendo con ansia questa occasione. Anche se sono realista, so che non potrò vincere, ma darò la versione migliore di me”. Ad ogni modo Manuel non ha perso lo spirito e la grinta da vero sportivo.
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