
Francesca Fagnani rivela il furto della sua agenda rossa: ecco cosa ha raccontato la conduttrice di Belve.
Francesca Fagnani ha sorpreso tutti con una rivelazione inedita: la sua iconica agenda rossa, protagonista silenziosa del programma Belve, è stata rubata. Lo ha raccontato in un’intervista rilasciata a Sette, inserto del Corriere della Sera, dove non solo ha affrontato il tema della maternità, ma ha anche svelato un retroscena che ha colpito i fan più attenti della trasmissione. Ma scopriamo i dettagli.
L’agenda rubata dietro le quinte di Belve: il racconto
L’agenda, che accompagna da sempre la giornalista nel suo lavoro, è molto più di un semplice taccuino: per Francesca Fagnani rappresenta un vero e proprio “feticcio” scaramantico.
La conduttrice ha spiegato che scrive le domande al computer, le stampa, le ritaglia e le inserisce con graffette nelle pagine dell’agenda, che non cambia mai da anni. Un metodo che riflette il suo rigore giornalistico e il suo stile personale, lontano dalle tecnologie moderne come l’intelligenza artificiale, che ha dichiarato di non utilizzare.
Il furto sarebbe avvenuto proprio negli studi televisivi dove si registra Belve. Un colpo basso per la Fagnani, che ha dovuto rimpiazzare l’agenda con una nuova.
“L’ho dovuta cambiare perché me l’hanno rubata una volta in studio” ha raccontato, aggiungendo che l’unica cosa che cambia nel tempo è la grandezza dei caratteri stampati, diventati più larghi negli anni.
Francesca Fagnani torna a Belve, con la sua immancabile agenda
Nonostante l’incidente, Francesca Fagnani è pronta a tornare su Rai 2 con la nuova stagione di Belve, a partire dal 22 aprile. E naturalmente, la nuova agenda rossa sarà di nuovo al suo fianco, simbolo di una professionalità che non ha bisogno di copioni o tecnologie avanzate per lasciare il segno.
Nel corso dell’intervista, la conduttrice ha anche ribadito il suo amore per la scrittura e per il lavoro giornalistico “alla vecchia maniera”. Anche durante il suo monologo a Sanremo ha scelto di non usare il gobbo: “Io scrivo, sono una giornalista e ho bisogno di leggere i miei fogli“.