Elettra Lamborghini svela tutto: l’incidente al primo appuntamento con Afrojack

Intervista a tuttotondo per Elettra Lamborghini che ha parlato del suo matrimonio con Afrojack ma anche del mondo social.

Rivelazioni inedite e pensieri anche profondi in una recente intervista rilasciata da Elettra Lamborghini al Corriere della Sera. La nota ereditiera, cantante e influencer ha svelato come sia nato il suo amore con l’attuale marito Afrojack ma ha anche sottolineato alcuni aspetti molto personali che riguardano i consigli di suo padre a proposito del mondo social e dei contenuti da condividere o meno.

Elettra Lamborghini e la storia con Afrojack

Tra i vari passaggi dell’intervista, come anticipato, la bella Elettra ha raccontato la sua storia d’amore con Afrojack partendo dal principio: “Una persona buonissima, è questo che mi ha fatto innamorare di lui. L’ho conosciuto a un concerto. Inizialmente ero distratta, ma ho capito subito che c’era qualcosa di diverso”.

L’amore è sbocciato nonostante un primo appuntamento quasi horror: “Non è andato molto bene, ha fatto mille errori. Mi ha portato su una macchina velocissima e io lo odio, soffro la macchina. Poi ha investito un porcospino, io sono super credente, mi basta vedere qualcuno che schiaccia un mosquito per mettermi a pregare”, ha spiegato l’ereditiera che sui social mostra sempre diverse gag col marito.

I social e l’esposizione dei bambini

Altro tema importante affrontato dalla Lamborghini è stato quello dell’esposizione dei bambini suoi social. In questo senso la donna ha detto: “Cosa ne penso? Se penso a come sono cresciuta mi viene in mente mio padre che mi diceva di non farmi mai vedere nuda da piccola perché c’era gente pericolosa in giro. Io all’epoca non capivo, ma aveva ragione”.

E in questa ottica Elettra ha aggiunto: “E vedere tutte queste foto alla mercé di tutti fa paura, allo stesso tempo mi rendo conto che c’è chi apre addirittura su Instagram un profilo per il proprio figlio o figlia. E diventa un lavoro. È difficile: non voglio fare la boomer, ma nemmeno la bacchettona. Mettiamola così: ognuno fa quello che si sente”.