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Chiara Ferragni: per il tribunale il caso Balocco fu “Pratica scorretta”
Arriva la sentenza storica del Tribunale di Torino che accoglie il ricorso del Codacons sul caso Balocco-Chiara Ferragni.
A circa cinque mesi di distanza dallo scoppio del caso-Balocco che ha infangato la reputazione di Chiara Ferragni, oggi arriva la prima sentenza del Tribunale. Infatti, il Codacons aveva presentato ricorso per avere giustizia sul caso della beneficienza dei pandori, e la sentenza passerà alla storia!
Per la I sezione civile del Tribunale di Torino, la campagna di beneficenza, volta a sostenere un ospedale torinese tramite la vendita del pandoro firmato dall’influencer, è stata giudicata una “Pratica commerciale scorretta“.
Chiara Ferragni – Codacons: l’associazione vince la battaglia
Con una nota, l’associazione fa sapere che “La giudice Gabriella Ratti ha accertato la pratica scorretta messa in atto dall’azienda e l’ingannevolezza dei messaggi lanciati al pubblico sulla campagna di beneficenza associata alla vendita del prodotto“.
La decisione del Tribunale è stata confermata anche da Ansa con un post social.
Il Codacons continua sentenziando: “Una sentenza importantissima che ora da un lato apre la strada ai risarcimenti in favore di tutti i consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione, dall’altro aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell’indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano“.
Ma vediamo cosa ha dichiarato il Tribunale di Torino.
Chiara Ferragni, il caso Balocco: la sentenza del Tribunale
Nella sentenza del Tribunale si legge: “Le modalità di pubblicizzazione e diffusione della pratica commerciale poste effettivamente in essere (anche) dalla società Balocco S.p.A. hanno lasciato intendere ai consumatori, contrariamente al vero, che, acquistando il ‘Pandoro PinkChristmas’, avrebbero contribuito direttamente e proporzionalmente al reperimento dei fondi utili al finanziamento in favore l’Ospedale Regina Margherita di Torino per l’acquisto di un nuovo macchinario, che avrebbe permesso di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing’”.
La sentenza continua: “Anche la rilevante differenza di prezzo del ‘Pandoro PinkChristmas’ rispetto al suo equivalente pandoro Balocco classico ha evidentemente contribuito ad indurre nel consumatore il convincimento che nel maggior prezzo vi fosse una diretta contribuzione al reperimento dei fondi utili al progetto di beneficenza“.
Arriverà una dichiarazione da parte dell’influencer?
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