Si è suicidato all’età di 62 anni in un albergo di Fidenza (Parma) Franco Ciani, musicista, autore, produttore ed ex marito di Anna Oxa. Secondo quanto riportato dall’Ansa, Ciani si sarebbe tolto la vita giovedì sera, con il corpo ritrovato venerdì mattina dai dipendenti dell’albergo. L’uomo sarebbe morto per soffocamento, utilizzando un sacchetto di plastica.

Ciani scrisse di suo pugno due dei più celebri brani dell’ex moglie, ovvero Tutti i brividi del mondo (insieme a Gianni Belleno e Vittorio De Scalzi) e Ti lascerò (insieme a Franco Fasano, Fausto Leali, Fabrizio Berlincioni e Sergio Bardotti), che vinse il Festival di Sanremo del 1989, oltre a tutti i brani del disco È tutto un attimo e un altro classico come Quando nasce un amore (insieme a Piero Cassano ed Adelio Cogliati). Prima di uccidersi, l’uomo avrebbe lasciato un biglietto destinato al suo impresario Nando Sepe, in cui ha spiegato le ragioni del proprio gesto, riconducibili a problemi economici e professionali. Parola del Corriere della Sera, secondo cui l’ultima delusione sarebbe arrivata proprio dal Festival di Sanremo del 2020, in cui aveva presentato un brano per l’ex Matia Bazar Roberta Faccani, non accettato. Oberato dai debiti, scrive ancora il Corriere, Franco Ciani si era visto pignorare i diritti Siae sulle sue canzoni di successo. Ed è qui che arriva l’attacco, durissimo, di Morgan, via social.

La famosissima legge anti-suicidi, un vero disastro, una legge che è una burla di fronte alle incongruenze anti uomo di cui il nostro stato ‘democratico’ è promotore e attuatore. Una legislazione a dir poco anticostituzionale piena zeppa di meccanismi inarrestabili dove una volta che il cittadino anche solo per sbaglio mette mezzo piede viene trascinato ed inghiottito, spellato vivo, vilipeso, derubato legalmente, messo in ginocchio e infine fagocitato una volta che non ha neanche più un briciolo di energia per aprire le finestre al mattino. E nessuno che faccia nulla di coraggioso veramente anziché blaterare ma poi finire sempre per dire: è la legge, purtroppo è la legge! Ma quale legge anti suicidi? Fatemi il favore facciamo delle leggi che chiamino ad essere responsabili di queste atrocità i signori che travestiti da giudici dalla pedana rialzata giocano alla legge e mandano al patibolo senza saper ragionare ma comportandosi da squallidi burocrati. Che bello sarebbe il mondo se la legge fosse giustizia e sapesse punire gli elementi dello stato che uccidono i cittadini liberi. E qui stiamo pure parlando di un artista, un musicista, un autore di canzoni. Spero in una legge dall’alto che fulmini all’istante il primo magistrato che canticchia una delle sue canzoni anche sovrappensiero.

L’ex moglie Anna Oxa, sempre secondo il Corriere della Sera, non crede invece all’ipotesi del suicidio.

Ho saputo che si è suicidato. Faccio fatica a credere a questo gesto, da parte di Ciani: sapeva molte cose, se fossi un familiare io approfondirei.

Da parte della Siae sul presunto pignoramento dei diritti sulle sue canzoni ai danni di Franco, via Messaggero, una precisazione: “La Siae non effettua pignoramenti nei confronti dei suoi associati. Non può purtroppo sottrarsi, perché lo dice la legge, a pignoramenti effettuati da terzi. Siae esprime cordoglio per la scomparsa così drammatica di un suo associato“.

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La famosissima legge anti-suicidi, un vero disastro, una legge che è una burla di fronte alle incongruenze anti uomo di cui il nostro stato ‘democratico’ è promotore e attuatore. Una legislazione a dir poco anticostituzionale piena zeppa di meccanismi inarrestabili dove una volta che il cittadino anche solo per sbaglio mette mezzo piede viene trascinato ed inghiottito, spellato vivo, vilipeso, derubato legalmente, messo in ginocchio e infine fagocitato una volta che non ha neanche più un briciolo di energia per aprire le finestre al mattino. E nessuno che faccia nulla di coraggioso veramente anziché blaterare ma poi finire sempre per dire: è la legge, purtroppo è la legge! Ma quale legge anti suicidi? Fatemi il favore facciamo delle leggi che chiamino ad essere responsabili di queste atrocità i signori che travestiti da giudici dalla pedana rialzata giocano alla legge e mandano al patibolo senza saper ragionare ma comportandosi da squallidi burocrati. Che bello sarebbe il mondo se la legge fosse giustizia e sapesse punire gli elementi dello stato che uccidono i cittadini liberi. E qui stiamo pure parlando di un artista, un musicista, un autore di canzoni. Spero in una legge dall’alto che fulmini all’istante il primo magistrato che canticchia una delle sue canzoni anche sovrappensiero. Morgan

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ultimo aggiornamento: 05-01-2020


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