
Certi oggetti non ci saranno più nel futuro -gossipblog
Alcune abitudini e oggetti che ci sembravano eterni stanno per sparire. Ecco cosa ci aspetta tra poco e a cosa dobbiamo dire addio
Viviamo in un’epoca in cui l’invecchiamento delle cose corre e non riguarda più solo i prodotti, ma anche le abitudini. La velocità dell’innovazione tecnologica sta ridefinendo completamente ciò che consideriamo “normale” nella vita quotidiana. Oggetti che ci hanno accompagnato per decenni, e gesti che compiamo quasi in automatico, sono già sulla lista delle “specie in via d’estinzione”.
Il 2026 sarà un anno di svolta per molte tecnologie e sistemi ormai considerati già antiquati. Alcuni cambieranno senza troppi clamori, sostituiti da soluzioni più rapide, intelligenti o semplicemente più comode. Altri invece spariranno tra dibattiti etici e nostalgie digitali, travolti dalla necessità di evolvere o dalla spinta delle nuove generazioni.
Sarà un addio definitivo? In molti casi sì. Perché quando un’intera società cambia approccio, difficilmente si torna indietro. Ecco allora le dieci cose destinate a scomparire (o diventare marginali) già nel 2026.
Queste cose non ci saranno più
Noi che abbiamo vissuto il passaggio dal vecchio al nuovo Millennio, noi che abbiamo visto l’avvento dei cellulari e la trasformazione repentina del mondo analogico al mondo digitale e da pochi anni siamo anche travolti dall’Intelligenza Artificiale, presto saremo costretti a dire addio ai seguenti oggetti e alle seguenti abitudini:

- Denaro contante: La rivoluzione digitale nei pagamenti è ormai realtà. Sempre più persone usano smartphone, smartwatch e dispositivi biometrici per acquistare beni e servizi. Il contante, già in forte declino, rischia di diventare un retaggio del passato. I governi spingono verso società “cashless” e molte attività non accettano più banconote. Nel giro di pochi mesi, prelevare da un bancomat potrebbe diventare un gesto raro.
- Password: L’era delle password è agli sgoccioli. Dalle impronte digitali al riconoscimento facciale, i sistemi biometrici stanno prendendo il sopravvento. Le password sono vulnerabili, facili da dimenticare e soggette ad attacchi informatici. L’autenticazione “senza password” sarà presto lo standard per accedere ai dispositivi e ai servizi online.
- Chiavi fisiche: Portachiavi e serrature tradizionali stanno lasciando il posto a smart lock e sensori biometrici. Già oggi molte abitazioni si aprono con un’app o con l’impronta digitale, mentre le auto di nuova generazione si sbloccano con lo smartphone. Nel 2026, le chiavi fisiche saranno sempre più rare.
- Occhiali da vista: Tra lenti a contatto intelligenti, colliri nanotecnologici e terapie geniche, il futuro della correzione visiva non prevede montature sul naso. Per molti, gli occhiali saranno un ricordo del passato, o un semplice accessorio di moda.
- Code agli aeroporti: Controlli passaporti, sicurezza e imbarco diventeranno processi automatizzati. Con l’intelligenza artificiale e il riconoscimento facciale, l’identificazione sarà istantanea. Alcuni aeroporti, come Dubai, hanno già introdotto tunnel biometrici che eliminano le attese.
- Parchimetri: Non ci sarà più bisogno di infilare monete o scaricare app per pagare la sosta. Telecamere e sensori rileveranno la targa e addebiteranno automaticamente il costo sulla carta collegata. Un sistema più rapido, preciso e (si spera) meno soggetto a multe.
- Caricabatterie tradizionali: La ricarica “over the air” (OTA) sarà la vera rivoluzione. Niente più cavi o pad: dispositivi ricaricati a distanza, come se ricevessero energia via WiFi. È già realtà in alcuni prototipi e nel 2026 potrebbe entrare nelle case.
- Hard disk di grandi dimensioni: Lo spazio fisico per l’archiviazione non sarà più un problema. Il cloud storage, sempre più capillare e a basso costo, farà scomparire i dischi rigidi ingombranti. I nostri dati saranno ovunque, accessibili da qualsiasi dispositivo.
- Telecomandi: Smartphone e comandi vocali saranno i nuovi padroni di casa. TV, luci, climatizzatori, elettrodomestici: tutto sarà controllabile da un’unica interfaccia digitale. Il vecchio telecomando finirà nel cassetto (o nel cestino).
- Documenti cartacei: Nonostante la resistenza di alcune istituzioni, la smaterializzazione è inarrestabile. Patenti, tessere sanitarie, certificati: tutto diventerà digitale, consultabile via app o tramite riconoscimento personale.