Il lockdown? Lo sto vivendo con alti e bassi, come tutti“. Così Alessandro Cattelan ha raccontato la sua vita da recluso ai tempi del Coronavirus. Il volto di SkyUno è pronto a tornare in onda con E Poi C’è Cattelan, il late show in onda dal 7 aprile. “Per indole sono uno che cerca di guardare al domani meglio che all’oggi, cerco di affrontarla con questo tipo di ottimismo. I primi tempi, devo dire la verità, sono stati piacevoli. Io faccio un lavoro che mi porta a stare sempre in mezzo alle persone, questa occasione di isolamento l’ho apprezzata. Me la sono presa come una piccola vacanza. Mi sono goduto la casa e la famiglia. Alla lunga, però, diventa faticoso. Ma c’è di peggio“.

“Cosa ci lascerà questo periodo? Non lo so. Sto osservando molto, leggo tanto, soprattutti i pareri delle persone. Sto leggendo tanti articoli dei sociologi per provare a capire cosa potrebbe accadere dopo. Mi faccio le mie idee, le mie domande. Mi sono soffermato anche sul rapporto che abbiamo con la morte. Siamo un paese molto stuputo dal concetto della morte. Prima non se ne parlava, come se fosse un tabù. Eppure morire è sempre stata una cosa naturale, forse pensavamo di essere immortali e supereroi”.

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ultimo aggiornamento: 07-04-2020


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