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Selvaggia Lucarelli: “Mi querelano per tutto. Ecco quanto ho speso in due anni”
Tempo di confessioni per Selvaggia Lucarelli che è spesso attenzionata dal mondo dell’editoria online e dei social per gli argomenti che affronta.
Nel corso della lunga intervista al podcast BSMT, Selvaggia Lucarelli ha avuto modo di affrontare diverse tematiche. In modo particolare nelle ultime ore stanno assumendo grande rilevanza alcune dichiarazioni che riguardano le querele che la penna graffiante si trova a fronteggiare molto spesso. Una cosa che l’ha portata a spendere tantissimi soldi…
Selvaggia Lucarelli e le querele ricevute
Nel faccia a faccia con Gazzoli nel podcast BSMT, la Lucarelli ha detto: “Mi dispiace molto quando persone che hanno strumenti, quindi magari colleghi, persone che hanno studiato e sanno quanta fatica c’è dietro questo lavoro, cercano di delegittimarmi parlando di gossip. L’ha fatto anche Saviano di recente e mi è molto dispiaciuto”.
Continuando nel suo discorso: “[…] I miei social non sono fonte di ricchezza, ma casomai sono un grosso problema dal punto di vista economico. Sono un pessimo investimento. Io vengo querelata per qualsiasi cosa. Ricevo decine e decine di querele durante l’anno. A oggi sono incesurata, quindi vuol dire che sono nella maggior parte dei casi querele con una funzione intimidatoria. A me costa difendermi nei tribunali, ve lo posso garantire. Negli ultimi due anni ho speso forse 100 mila euro di avvocati, tra cause e altro”, ha tenuto a sottolineare ancora Selvaggia.
Il paragone con la Ferragni
Un altro aspetto molto importante dell’intervista della Lucarelli è quella sorta di paragone che alcuni hanno fatto tra lei e la Ferragni: “Quando le persone dicono ‘Selvaggia Lucarelli è l’altra faccia di Chiara Ferragni, fanno lo stesso mestiere’. No. Io non vendo niente sui social e spendo un sacco di soldi, nell’altro caso si vende tutto e si guadagnano anche un sacco di soldi”.
E ancora: “Posso essere poco simpatica, posso essere alle volte un po’ rude nei modi, ma se non amassi questo lavoro, se non avessi questo profondo senso di giustizia…. Il fatto che io faccia questo mestiere perché ho una vera passione per questo lavoro e sia un vero investimento per me inseguire la verità almeno su questo non vorrei essere criticata”.
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