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Rossella Brescia: “Ho vissuto episodi di manipolazione psicologica”
Nella giornata contro la violenza sulle donne, Rossella Brescia si è raccontata anche a livello personale su quanto vissuto in prima persona.
Interessante intervista a Vanity Fair a Rossella Brescia in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La nota ballerina e conduttrice debutta proprio in questo giorno speciale a teatro con ‘Carmen: l’ultimo incontro’. Al noto media, la donna ha raccontato la sua esperienza personale proprio in ambito di relazioni e non solo.
Rossella Brescia, violenza sulle donne e l’esperienza personale
Parlando a Vanity Fair, Rossella Brescia ha raccontato il suo impegno contro la violenza sulle donne portato avanti anche come ambassador di Amnesty International.
In questa ottica, la Brescia ha spiegato di aver vissuto anche lei in prima persona situazioni complicate: “Credo sia un’esperienza molto comune. Le relazioni tossiche distruggono l’autostima e generano sensi di colpa immotivati. E anche io, come molte donne, ho vissuto episodi di manipolazione psicologica. Uscirne non è facile, ma il supporto di amici e familiari è stato fondamentale per me. Spesso, però, chi subisce non ha la forza di combattere o non riconosce subito la situazione di abuso”.
Nel dettaglio parlando di relazioni e cosa proprio lei non sopporti: “La gelosia: non la sopporto. Non voglio provarla né tollero che il mio partner la provi. Purtroppo abbiamo ancora un’idea di amore basata sul possesso, quando invece dovrebbe essere un sentimento libero. Un’altra cosa che non accetto è essere sminuita: è il segnale più evidente di una relazione malata”.
Sugli insegnamenti avuti dalla sua esperienza di vita: “Che una relazione va coltivata ogni giorno, ma sempre nel rispetto della propria libertà. Io sono felice quando posso vivere la vita che desidero, condividendola con l’altro, senza rinunce”.
L’essere single e il futuro
Attualmente la Brescia ha spiegato di essere single: “Sì. Ho avuto poche relazioni, ma molto lunghe. Forse avrei dovuto prendermi più tempo per stare da sola, ma in passato ne avevo un po’ paura. Adesso sto recuperando: dopo un rapporto durato tanti anni, è il momento di riflettere, maturare nuove idee e coltivare i miei sogni”.
In chiave futura: “Progetti? Il primo è migliorare il mio inglese, voglio parlarlo nel modo più fluente possibile. Ma ne ho anche tanti altri, nel cassetto. C’è una frase di un libro di Alessandro Piperno che mi ha colpito molto: ‘La vecchiaia è la più grande impostura inventata dalla natura: cambia i connotati ma lascia intatti i desideri’. Credo che sognare sia fondamentale: chi non sogna è davvero un disperato”.