Un libro (“Essere Morgan – La Casa Gialla”) e una nuova reunion con i Bluvertigo: è un periodo decisamente creativo per Morgan, reduce dalla sua movimentata partecipazione al Festival di Sanremo insieme a Bugo e, per quanto riguarda la sfera privata, dalla sua terza paternità.

Intervistato da Andrea Laffranchi per Il Corriere della Sera, il cantautore monzese, però, nonostante i nuovi progetti e la nascita di Maria Eco, ha esordito, dichiarando di non star vivendo un periodo sereno (“Una quarantena di dolore assoluto. Non aggiungo altro”).

Come si può intuire dal titolo, il libro di Morgan, primo capitolo di una trilogia, è incentrato sulla vicenda che ha portato al pignoramento della sua abitazione di Monza. Dalle sue parole, si può facilmente percepire l’amarezza ancora viva di Morgan per l’epilogo di quella vicenda:

L’agenzie delle entrate blocca ogni guadagno per ripianare un debito, quindi non posso pagare gli alimenti per le mie figlie. Così la casa è stata pignorata e sono stato cacciato. Secondo me è incostituzionale: senza la mia abitazione-laboratorio non posso esercitare il diritto al lavoro. Franceschini? Era compito suo dire che aveva un valore artistico. Non si è degnato. Sui social hanno reagito in molti così: “Chi ti credi di essere?”. Spero che l’aver vissuto in casa forzatamente abbia fatto capire a tutti il valore della propria abitazione.

Morgan è rimasto deluso anche dal fatto che nessun collega si sia fatto avanti per perorare la sua causa. Anche con Bugo, i rapporti sono ancora decisamente incrinati per i motivi che conosciamo alla perfezione:

Li chiamavo e sembrava avessero paura che gli chiedessi soldi. Non volevo quelli, volevo le loro opinioni, creare dibattito. Li disprezzo. Pensano solo al conto corrente, non hanno senso civico. Lo si capisce anche dai testi delle canzoni dei miei coetanei: non vorremo paragonarli a Vecchioni e Guccini, vero? Bugo? Mi ha strumentalizzato. Mi ha fatto cantare mentre ero sotto sfratto, voleva solo il mio nome e la mia voce.

Morgan, infine, ha anche spiegato il significato del titolo del libro, non risparmiando una nuova critica rivolta ad Asia Argento:

La casa gialla? Era come la chiamava Anna Lou, mia figlia che ho cresciuto lì nei primi 4 anni di vita. Pensate alla crudeltà di Asia… Ora è tutto in un deposito, senza ordine.

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ultimo aggiornamento: 13-05-2020


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