Il regista, secondogenito di Maurizio Costanzo, parla per la prima volta del rapporto con il padre, a quasi un anno dalla sua scomparsa.

A quasi un anno dalla morte di Maurizio Costanzo, il figlio Saverio racconta il suo rapporto con il padre. In un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, il regista e sceneggiatore romano ha confessato di voler bene al padre, sebbene questo non sia stato molto presente nella sua vita. Maria De Filippi ha ricoperto un ruolo fondamentale nella ricostruzione del rapporto tra padre e figlio, in quanto li ha aiutati a venirsi incontro. “Finalmente l’alba“, l’ultimo film di Saverio Costanzo è dedicato proprio alla memoria di suo padre.

Saverio Costanzo e il rapporto con il padre

Non sono mai mancati i conflitti tra padre e figlio, ha confessato Saverio Costanzo. Ed il loro riavvicinamento è stato facilitato dalla presenza di Maria De Filippi. Nell’intervista, il regista ricorda un episodio della sua giovinezza determinante per la costruzione del suo rapporto con il padre. La coppia era solita andare da “Mességué perché lui doveva sempre dimagrire e in un’occasione Maria ha detto: ‘Portiamo anche tuo figlio‘… Devo molto a Maria, fu lei a riavvicinarci”.

Allora avevo tredici anni, ed ero pure io un po’ grassoccio…” afferma Saverio rivelando anche che Maurizio “all’inizio non voleva: ‘ma no, che palle!“. Tuttavia, “Finì che ci divertimmo tantissimo, sembravamo Sordi e Verdone nel film ‘In viaggio con papà’“.

Ci era toccata la camera insieme, un incubo“, continua l’attore, “Se mi svegliavo (affamato) nel cuore della notte russava talmente che non riuscivo più a prendere sonno. All’inizio mi pareva uno sconosciuto“. Tuttavia, il viaggio si è rivelato una piacevole sorpresa: “mi resi conto che papà era un uomo di un umorismo straordinario. E così, complice una certa sorniona ironia tipica dei romani che condividiamo, ci siamo ammazzati dalle risate“.

Dopo la morte di Maurizio Costanzo

Saverio definisce il padre come una figura controversa, con cui inizialmente manteneva le distanze e con il quale non riusciva ad aprirsi e mostrare il proprio dolore. “I detrattori lo additavano come un uomo di potere, come un navigatore amico di tutti“, ma con il trascorrere del tempo il figlio ha dovuto ricredersi, riscontrando in Maurizio una grande umiltà ed un grande amore per il suo lavoro.

Il regista confessa poi di aver scoperto molte cose riguardo suo padre solo dopo la sua morte. “Papà aiutava in segreto molte persone, gente comune e colleghi dello spettacolo“, tramite giusti consigli e risolvendo problemi. “Ho potuto stargli accanto fino alla fine e sono orgoglioso di questo. Papà è sempre rimasto lucido“.

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ultimo aggiornamento: 22-01-2024


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