L’8 dicembre uscirà il nuovo album di Renato Zero: Autoritratto. Per l’occasione ha rilasciato un’intervista in cui parla a cuore aperto della sua carriera.

Nel suo nuovo album in uscita per Tattica l’8 dicembre, Autoritratto, Renato Zero ha cercato di far conoscere un volto inedito della sua musica, tracciando una linea di demarcazione con il passato. Il disco sarà composto da 13 canzoni, ognuna, stando a quanto dice il cantante, dotata una particolare sfumatura. L’intenzione è quella di far scoprire a chi ascolterà i pezzi un lato nuovo della sua poetica musicale, stupendo, sì, ma senza mai deludere.

Non mi sono voluto incensare, ho voluto solo tirare delle somme” ha rivelato il cantante commentando il testo di Fortunato, una canzone nella quale Renato Zero dice senza mezzi termini di piacersi e di apprezzarsi. “Siamo stati tutti contaminati da qualcuno, abbiamo avuto tutti un mito. Quel bisogno di verifica ti conferisce una sicurezza e ti aiuta a conquistare una postura“.

Perchè proprio ora

Alla domanda sul perchè abbia deciso di far uscire quest’album così particolare proprio in questo momento Zero risponde: “Ho perso un certo numero di amici in questi anni: questa privazione ti pone di fronte al fatto che non hai più certi appoggi e diventi responsabile dell’operato della tua esistenza. Raffaella Carrà, che era la mia vicina di casa, se ne è andata, per esempio, che non aveva ancora festeggiato i 79 anni. Me la immaginavo a 90 anni con il plaid sulle gambe a cantare il Tuca Tuca ma così non sarà. La mia è un’analisi pubblica, che ho voluto condividere con chi mi segue senza nascondermi: dobbiamo capire se la nostra salute ci consente di essere ancora palpitanti e scalpitanti. Quando, però, il pubblico acquista la partitura, l’artista diventa muto perché, a quel punto, non è più necessario dimostrare il raggiungimento di una quota artistica“.

Prosegue: Non avrei mai sospettato di arrivare a quello che sono oggi, con i giovani di 16 anni che mi incontrano per strada e mi chiamano Maestro. E, invece, eccomi qua: ho raggiunto dei traguardi che non avrei mai pensato di raggiungere, senza contare che le mie canzoni hanno guarito l’animo di tante persone. Le canzoni, dopotutto, non chiedono tanto, solo di essere canticchiate, senza contare quelle che hanno fatto due guerre. Dietro una sconfitta ci sta sempre bene una canzone”

Violenza sulle donne: le parole di Renato Zero

A proposito dei testi violenti di certi cantanti di trap, che inneggerebbero alla violenza e all’uso di sostanza stupefacenti, Renato Zero ha dichiarato: “i responsabili non sono i giovani: loro sono vittime di una gestione cattiva e perversa di certe normative che nascono dalle famiglie”.

Gli eventi live 2024 di Renato Zero: le date

Renato Zero il 2,3,5 e 6 marzo 2024 sarà al Nelson Mandela Forum di Firenze, mentre il 13,14,15,16,17,20,21 marzo 2024 al Palazzo dello Sport a Roma.

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ultimo aggiornamento: 06-12-2023


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