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Gino Cecchettin: ‘Non odio, voglio essere come mia figlia. Mi sono chiesto se ho sbagliato’
Ospite a Che Tempo Che Fa, Gino Cecchettin è tornato a sottolineare il suo importante messaggio contro la violenza sulle donne.
Ad un mese esatto dalla scomparsa di sua figlia Giulia Cecchettin, barbaramente assassinata dall’ex fidanzato Filippo Turetta, Gino Cecchettin è stato ospite a Che Tempo Che Fa e ha lanciato ancora una volta il suo importante messaggio contro la violenza sulle donne.
“Ho iniziato a piangere per Giulia già domenica (l’indomani della scomparsa, ndr ) perché un padre certe cose le sente. Ti viene quasi normale provare rabbia e odio, ma io ho detto: “voglio essere come Giulia”. Ho concentrato tutto il mio cuore e la mia forza su di lei, sono riuscito ad azzerare odio e rabbia. Io voglio amare e non odiare. L’odio ti porta via energia”, ha dichiarato, commovendo il pubblico del programma tv.
Gino Cecchettin: l’intervista a Che Tempo Che Fa
Ospite a Che Tempo Che Fa, Gino Cecchettin, il padre di Giulia Cecchettin, ha svelato alcuni retroscena sul suo lutto e, soprattutto, ha sottolineato ancora una volta il suo importante messaggio contro la violenza sulle donne (così come fatto da sua figlia Elena all’indomani dalla scomparsa di sua sorella Giulia).
“Elena ha dato un messaggio chiaro, ha centrato il punto. Appena l’ho sentita parlare di patriarcato sono rimasto un po’ interdetto. Perché conoscevo la parola, ma non il significato profondo. Patriarcato significa che c’è un concetto di possesso. Della donna vista come proprietà. Parliamo ancora della “mia donna” che sembra una cosa innocua, ma non è così. Anche nel quotidiano dobbiamo cambiare”, ha dichiarato Gino, che a seguire ha rivolto un accorato invito agli uomini intimando loro di “imparare a dire ti amo alle loro compagne. Ti amo, e non ti voglio bene”.
Sui social in tanti sono rimasti colpiti dalle parole di Gino Cecchettin che, un anno dopo la tragica morte di sua moglie, si è trovato a dover fare i conti con il barbaro assassinio della figlia. Al momento Filippo Turetta (che ha confessato di aver commesso l’omicidio) è in carcere a Verona.
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