Dopo la multa dell’Antitrust per il caso Balocco, Chiara Ferragni dovrà rispondere anche alla denuncia del Codacons.

Non ci sono buone notizie per Chiara Ferragni che dopo la multa dell’Antitrust per il caso Balocco dovrà fare fronte anche alla denuncia del Codacons. Da quanto si apprende dall’Adnkronos, infatti, l’associazione in difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori ha intenzione di presentare esposti per “truffa aggravata” verso l’influencer in 104 Procure italiane.

Chiara Ferragni, il Codacons pronto alla denuncia

Secondo quanto si apprende, la Ferragni dovrà “rispondere del possibile reato di truffa aggravata, con la richiesta di porre sotto sequestro i conti delle sue società a tutela delle azioni di rivalsa da parte dei consumatori che hanno acquistato il pandoro ‘griffato’”.

Ad affermarlo, come detto, l’Adnkronos che ha appreso dal Codacons tale situazione avvenuta a seguito della multa dell’Antitrust per pratica commerciale scorretta sul pandoro di beneficenza Balocco.

L’imprenditrice digitale dovrà quindi far fronte anche a questa nuova grana. Il Codacons ha annunciato per la giornata di lunedì “la presentazione di un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché valutino l’apertura di una indagine per possibili profili penali a seguito della sanzione inflitta dall’Antitrust”.

Nel testo del Codacons ci sono diversi passaggi importanti che fanno capire le ragioni di questa azione verso la donna.

“Tutti i messaggi veicolati al pubblico per presentare l’iniziativa benefica sono stati realizzati associando le vendite del Pandoro griffato Ferragni al reperimento dei fondi utili alla donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino, pur nella consapevolezza che la donazione era stata fatta mesi prima dell’inizio delle vendite dell’indicato Pandoro”, alcune delle parole del testo dell’associazione.

Di fatto si contesta alla Ferragni che nei contenuti diffusi legati all’iniziativa del ‘Pandoro PinkChristmas’ vi siano “espressioni comunque dirette ad avvalorare la circostanza che la Signora Chiara Ferragni in prima persona avesse contribuito all’iniziativa benefica. I documenti istruttori, al contrario, dimostrano la circostanza, non smentita, che la donazione pubblicizzata attraverso le confezioni del Pandoro ‘griffato’ e gli altri messaggi è stata fatta dalla sola società Balocco, senza alcuna partecipazione delle società Fenice e TBS Crew, né della Signora Chiara Ferragni”.

Di seguito anche un recente post Instagram dell’imprenditrice digitale:

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ultimo aggiornamento: 17-12-2023


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