Le dipendenze, la disintossicazione e le frasi su Morgan: Asia Argento si racconta a 360° su tantissimi argomenti molto delicati.
Vita privata, carriera e non solo. Lunga intervista da parte di Asia Argento a Sette, del Corriere della Sera. L’attrice e registra si è raccontata a 360° sottolineando alcuni passaggi piuttosto intimi che riguardano la sua battaglia con le dipendenze che, oggi, la vede essere uscita vincitrice. Non solo. Non è mancato un passaggio anche sull’ex Morgan e alcune recenti vicende che lo hanno visto protagonista in negativo.
Asia Argento e i problemi con le dipendenze
Tra i vari passaggi dell’intervista, la Argento ha sottolineato i suoi tre anni di sobrietà: “La disintossicazione è arrivata dopo la grazia. Chi ha una dipendenza vera difficilmente riesce a smettere. Direi un cinque per cento. E tutti quelli che ci riescono parlano di grazia: è inspiegabile il motivo per cui alcuni ce la fanno e gli altri no”.
Ancora sulla sua lotta al restare sobria, la donna ha aggiunto: “Io ce l’ho fatta? Per ora. Ho molta paura di tornare dov’ero. Ma mi impegno molto attraverso pratiche quotidiane, come la meditazione, per non ricaderci. Quarantacinque minuti, un’ora: ogni mattina. Perché la mia naturale condizione sarebbe di andare verso il buio. Le voci, i pensieri parassiti: una sorta di vergogna che ho sin da piccola, un senso di spavento quando devo stare in mezzo agli altri”.
Il duro commento su Morgan
Non sono mancate nel corso dell’intervista a Sette del Corriere anche delle frasi su Morgan: “Marco è una persona malata che ancora non ha iniziato un cambiamento. Pasolini, dipendente dal sesso, l’ha detto meglio di tutti: non sei tu, è come se ci fosse una persona accanto a te che ti dice di fare queste cose. Quando vedo quello che dicevo o facevo prima mi vergogno. Ogni sei mesi c’era una shitstorm: ma non ero io”.
Soffermandosi sulle recenti questioni legate all’ex Bluvertigo: “Gli ultimi fatti legati a Marco sono terrificanti, ma se lui avesse avuto la grazia di desiderare di rimanere pulito non si sarebbe comportato in quel modo. Non lo sto giustificando: anzi forse pagare può essere l’unica cosa in grado di fermare il suo autolesionismo”.
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