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Katia Follesa dopo la separazione da Angelo Pisani: “Ognuno a casa sua ma…”
La vita dopo la separazione: Katia Follesa racconta come abbia affrontato la fine della relazione sentimentale con Angelo Pisani.
Sul loro conto sono uscite tantissime notizie. Alla fine, le voci di crisi erano vere e, infatti, Katia Follesa e Angelo Pisani hanno interrotto ufficialmente la loro storia comunicandolo apertamente ai fan ma sottolineando anche come il loro rapporto, anche lavorativo, stia continuando ad andare avanti. Ospite a Verissimo, la comica e conduttrice ha approfondito ancora il tema, anche in considerazione della presenza della loro figlia, Agata.
Katia Follesa e la rottura da Angelo Pisani
Intervenuta a Verissimo per parlare insieme a Valeria Graci, la Follesa non ha fatto mancare anche alcuni passaggi di carattere personale.
Nello specifico sulla sua relazione terminata con Angelo Pisani. La donna ha spiegato che rispetto a come spesso finiscono le storie, tra liti e brutti rapporti, nel loro caso sia andata diversamente. “Nel nostro caso invece è stato propedeutico tutelarci, perché avevamo capito che c’erano delle difficoltà a stare insieme dettate da una comunicazione distorta di nostro irrisolti, quindi per non andare avanti, nonostante la terapia di coppia, ad avere queste immagini di tensione, e a volte di ansia, proprio come individui, abbiamo deciso di percorrere due strade differenti pur rimanendo una famiglia, perché la famiglia non la puoi cancellare o dividere. Rimane famiglia”, ha raccontato Katia a Verissimo.
Il rapporto d’affetto
In questo senso, il rapporto d’affetto e di collaborazione tra lei e Pisani non è finito con la rottura della relazione: “Noi siamo un gruppo: io, lui e Agata”, ha precisato la Follesa. “Poi ognuno vive a casa sua, ma stiamo comunque tanto tempo insieme, facciamo delle cose insieme. Devo dire che Angelo è un papà, un uomo meraviglioso, che c’è per sua figlia, ma c’è anche per la sua ex compagna. Quando ho bisogno di confrontarmi, di quel posto sicuro, ogni tanto lo chiamo per sapere: ma tu ci sei? Sei lì? Rimani pure a casa tua, però voglio sapere se ci sei”. In questo senso, un tipo di relazione del genere tra i due genitori è stata anche d’aiuto alla figlia Agata che “di tutto questo ne ha beneficiato”.