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Ranucci e Report in vigilanza Rai: Gasparri si presenta con una carota…
In Commissione di Vigilanza Rai, tra Sigfrido Ranucci e il senatore Gasparri volano parole, o meglio carote. Sotto accusa il programma Report.
Maurizio Gasparri, senatore di FI, sorprende l’intera commissione di Vigilanza Rai durante l’audizione di Sigfredo Ranucci, conduttore di Report, e del direttore di Approfondimento Rai, Paolo Corsini. Gasparri si è levato mostrando a tutti una carota, suo regalo per Ranucci. In seguito, il senatore ha dichiarato: “Vuole anche un po’ di cordiale? Ho anche una carota se qualcuno teme la commissione di Vigilanza“.
L’intervento della commissione Rai
Dopo il siparietto del senatore Gasparri, la presidente di Commissione, Barbara Floridia, ha subito fatto un richiamo ma lui ha subito aggiunto: “Qui non mangiamo nessuno, nessuno vuole censurare qualcosa, infatti tutto andrà avanti come sempre“. E poi ancora: “Non abbiamo molta intelligenza naturale, abbiamo utilizzato solo quella artificiale“. Gasparri è implacabile, offre a Ranucci anche un cognac cordiale prima di estrarre la carota. Il senatore è stato ripreso più volte durante l’ascolto, e Barbara Floridia, ad un certo punto, lo ha anche invitato anche ad uscire.
Lo scontro Ranucci Gasparri
Sifgfrido Ranucci durante l’audizione in commissione Rai dichiara: “Da 27 anni il programma Report rappresenta un marchio di prestigio per la Rai. Ha realizzato tantissime inchieste con analisi ambientali, politiche, tecnologiche e scientifiche portando la Rai oltre i confini nazionali con scoop anche internazionali“. Ranucci poi spiega che nel contesto attuale, dove la notizia è merce, Report rappresenta l’agenda dell’informazione.
Il conduttore di Rai 3 aggiunge: “Il successo della trasmissione non si regge su ideologie di appartenenza partitica ma su criteri di credibilità, qualità, attendibilità e pluralismo di informazione” chiosa Ranucci. Poi quest’ultimo ricorda i numerosi traguardi raggiunti con risultati più che positivi degli ascolti.
Immediata la frecciatina di Gasparri, che ha detto: “Fuori c’è stata una marcia di 40 persone, contavo su un numero maggiore. Sono deluso dalla poca quantità di seguaci. Ho portato anche un cognacchino se vi serve coraggio“, punzecchia il senatore.
Maurizio Gasparri chiede spiegazioni a Corsini
Maurizio Gasparri si è poi rivolto a Corsini per avere chiarimenti sul modo in cui vengono fatte le inchieste. Il senatore chiede spiegazioni sui telefiguranti: “Persone prese di spalle che parlano, presunti parlamentari di Forza Italia“, ma anche sul telericiclo: “Ad esempio, come l’inchiesta su Urso andata in onda decine di volte“. Gasparri è un fiume in piena che non si placa, parla anche di telericiclaggio, teleBaiardo, TeleColombia in merito all’eredità di Berlusconi, teletomba e telespia in merito al caso di Renzi all’autogrill per caso. Poi termina dicendo: “Questo è giornalismo?“.
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