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Platinette e l’obesità: “Ne soffro per una delusione d’amore”

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, rivela la verità sulla sua malattia di cui soffre da anni. L’obesità iniziata per una sofferenza d’amore. Il racconto emozionante.

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, in un’intervista ad Adnkronos si è aperto sulla sua malattia e ha rivelato dettagli inediti sulla sua condizione di salute. In occasione della Giornata mondiale dell’obesità del 4 marzo, il conduttore radiofonico e televisivo ha deciso di raccontare la sua malattia, con cui convive da sempre.

Il conduttore ha, inoltre, rivelato quali sono state le cause scatenanti della sua obesità, rivelando la sensibilità che lo ha sempre caratterizzato.

Platinette: “Lo ammetto, sono malato”

Durante l’intervista, Mauro Coruzzi ha deciso di abbassare tutte le maschere e raccontarsi. “Oggi ho 70 anni ma da sempre convivo con una obesità grave. Ho iniziato a soffrirne per un grande dolore dovuto a una delusione d’amore quando di anni ne avevo 18“. Così inizia il racconto di Platinette.

Lo ammetto, sono malato, l’obesità è una patologia di cui non ci si deve vergognare. Ma sia chiaro, oltre che un grave problema di salute pubblica è soprattutto un disturbo mentale“.

Parole profonde, forti, che non si limitano a sensibilizzare ma che vogliono anche lanciare un appello forte ai professionisti che si occupano di tale patologia.

Platinette lancia un appello ai professionisti

Mauro Coruzzi sa bene che non è sufficiente una dieta per guarire dall’obesità, e neanche avere la giusta carica mentale per affrontare il percorso che porta alla guarigione.

Infatti, per guarire dall’obesità è prima di tutto indispensabile un supporto psicologico. Per questo Platinette ha voluto lanciare un appello ai professionisti: “I nutrizionisti se lo mettano in testa, senza il supporto degli psicologi il paziente non ne verrà mai fuori“.

Il conduttore ha raccontato di averle provate tutte per perdere peso, ma che alla fine ha dovuto fare ricorso alla chirurgia bariatrica. “Certo, l’intervento non è un sostituto della dieta, non puoi farlo a ripetizione. Nel mio caso, i medici hanno acconsentito perché sanno che ho un rapporto molto deviato con l’alimentazione e non posso dar loro tutti i torti. In questo non sono un buon esempio anche se dopo l’ictus mangio molto meno” ha rivelato.

Bianca Gallo

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