Monica Bellucci rivela: “Diventare mamma dopo i 50 anni è stato rischioso”

Monica Bellucci si confessa: “Essere mamma dopo i 40 anni è stato un rischio, ma è stato un lusso”. Il racconto della sua maternità.

Monica Bellucci, icona del cinema mondiale, si è aperta sulla sua esperienza di maternità e sul legame con il regista Tim Burton. In un’intervista al magazine francese Madame Figaro, l’attrice ha riflettuto sulla sua decisione di diventare madre a 40 anni, un’esperienza che definisce come un mix di rischi e piacere.

Ma scopriamo tutti i dettagli e le rivelazioni inedite dell’attrice.

Monica Bellucci: le sfide della maternità dopo i 40 anni

“Ho avuto Deva a 40 anni e Léonie a 45. Non mi considero un esempio da seguire perché ho corso rischi enormi” ha dichiarato la Bellucci, madre di due figlie avute dal suo ex marito, l’attore Vincent Cassel.

Monica Bellucci ha anche condiviso le difficoltà nel conciliare carriera e vita privata, soprattutto con una professione che richiede viaggi frequenti e un intenso impegno lavorativo.

“Prima non avevo tempo per fare niente” ammette l’attrice, sottolineando come la decisione di posticipare la maternità le abbia permesso di godersi appieno il tempo con le sue figlie. “Le donne sono cambiate, ma non la condizione delle madri” ha aggiunto l’attrice, sottolineando come il peso sociale renda difficile essere una madre attiva.

L’amore per Tim Burton e il nuovo film

Oltre alla maternità, Bellucci ha parlato del suo legame con Tim Burton, con cui ha girato il nuovo film Beetlejuice Beetlejuice. Questo lungometraggio sarà presentato fuori concorso al prossimo Festival del Cinema di Venezia.

“Quando Tim mi ha offerto un ruolo chiave, non ho chiesto quale fosse, ho semplicemente accettato. Amo il suo universo onirico e sono onorata di farne parte” ha raccontato la Bellucci, evidenziando come la loro intesa personale abbia arricchito la loro collaborazione artistica.

I fan dell’attrice dovranno attendere l’uscita della pellicola al cinema per vedere Monica Bellucci per la prima volta in una pellicola di Tim Burton.