Maria Teresa Ruta: “La lotta con la depressione. Ho fatto pensieri brutti”

La confessione di Maria Teresa Ruta alle prese con la depressione. I pensieri brutti, la fatica ad affrontare le giornate: il racconto.

Ospite di Storie Italiane, Maria Teresa Ruta ha confessato di aver fatto i conti con la depressione e di essere ancora alle prese con un percorso che le possa consentire di affrontare tutte le situazioni del caso nel modo migliore. Il noto volto del piccolo schermo ne ha parlato con Eleonora Daniele svelando nel dettaglio tutte le problematiche affrontate.

Maria Teresa Ruta e la depressione

Intervenuta a Storie Italiane, Maria Teresa Ruta ha confessato alcune delle problematiche che la riguardano da molto vicino e che hanno a che vedere con la depressione: “Io non pensavo che la depressione esistesse per me perché sono una persona solare, sempre sorridente e ottimista. Mia mamma ne ha sofferto e ne soffre ancora, quindi la temevo. Quando è arrivata ero ben presente con la testa”, ha ammesso la donna.

“È successo dopo il mio primo parto e ho detto ‘va bene la vinco’, ma non è stato così, ho dovuto chiedere aiuto. Mi sono detta che con il secondo parto sarei stata pronta, e invece anche dopo la nascita di Gian Amedeo ho sofferto di una forma lieve di depressione“, ha spiegato. “In alcuni momenti ho provato dei malesseri interiori legati a una mia insoddisfazione mentre mi guardavo allo specchio e mentre non lavoravo, e mi sono fatta aiutare dalle amiche, da mia mamma, da mio marito Roberto e da Guenda stessa facendomi coinvolgere per non sentirmi tagliata fuori…”.

La depressione neurochimica e la terapia

La Ruta ha poi proseguito entrando nel dettaglio di quello che è stato ed è ancora oggi il suo cammino: “Poi due anni fa è arrivata la depressione neurochimica e ho dovuto cedere, per quella non avevo giustificazioni”, ha ammesso. “Ho detto anche lì io ce la faccio da sola io non l’ho mai rivelato i pensieri miei non mi corrispondevano”.

Maria Teresa ha ammesso di aver pensato “cose brutte” e anche di aver “iniziato una cura e adesso sono felice di averlo fatto ma ci ho messo 5-6 mesi in cui in quel buio che vedevo al mattino non mi volevo svegliare, alzare, vestire e lavare. Mi arrabbiavo con me stessa perché ho tutto, ho avuto tutto, la vita è stata generosa con me […]”.

Infine la donna ha sottolineato come in realtà non ci sia una cura a questa depressione ma solo un percorso che porta a comprendere meglio come affrontare tutto. A pesare nella sua situazione personale anche la perdita del padre che “è stato un momento in cui mi sono sentita come se un pezzo di me molto profondo fosse andato via”.