Ludovica Valli e gli influencer scrocconi: “Perché ingannate le persone?”

La sfogo via social di Ludovica Valli verso gli influencer che, secondo lei, ingannano i seguaci e ostentano certe ricchezze.

Si può dire sia iniziata una battaglia tra influencer. Infatti, sotto la lente di ingrandimento ci sono finiti diversi personaggi del mondo social che, a quanto pare, “nascondono” delle sponsorizzazioni ostentando uno stile di vita importante che, in realtà, non gli compete ma del quale possono usufruire solo pubblicizzando oggetti, location e altro. In questo senso, particolare attenzione sul tema l’ha posta Ludovica Valli che si è scagliata sugli “scrocconi” che sfruttano tali situazioni.

Ludovica Valli e lo sfogo contro certi influencer

Attraverso una serie di stories su Instagram, la Valli ha voluto parlare in modo molto diretto a proposito del comportamento di certi influencer che sfruttano le sponsorizzazioni senza, però, segnalarle. La donna ha messo in evidenza diversi aspetti di questa problematica, per altro illegale, sottolineando come sia sbagliato “ingannare” le persone.

“Ma che bisogno c’è di ingannare le persone?”, si è domandata la donna. “Pensate siano tutti stupidi? […]”. Ludovica ha poi aggiunto che lei fa il mestiere di influencer in modo serio ma che alla fine le persone si siano stufando di loro proprio a causa di questi personaggi che sfruttano a loro piacimento certe situazioni e che generano malumore nell’opinione pubblica.

La sua scelta

Tra i vari passaggi della storia Instagram della Valli anche la posizione relativa al suo ruolo di influencer. La donna ha voluto spiegare di fare questo mestiere in modo corretto ma che, spesso, preferisce mostrare per davvero la sua vita e non oggetti sponsorizzati o altro proprio per distaccarsi dalla massa. In conclusione, la donna ha auspicato un notevole cambiamento per tutti i “colleghi” e per chi è sempre stato “una bella e brava persona”. Il tema degli “influencer scrocconi”, va detto, era stato preso in esame da poco anche da Selvaggia Lucarelli che aveva, appunto, posto l’accento sugli adv non dichiarati e altre situazioni poco chiare.