Un pericolo scampato. Iva Zanicchi racconta la grande paura vissuta nei giorni del ricovero in ospedale a causa del covid. “Ho passato giorni orribili e momenti anche di grande depressione e di paura”, confida la cantante a Italia Sì. “Lo ammetto. Ci sono state poche volte dove ho pensato male, il mio terrore era di dover entrare in sala di rianimazione. Grazie a Dio sto meglio”.

L’artista, che ha compiuto 80 anni lo scorso gennaio, è stata curata per una settimana nell’ospedale di Vimercate:

“Quando la dottoressa mi ha detto ‘lei da qui non esce’, non nascondo la mia fragilità, ho pianto, ho pensato ‘da qui non esco più’. Il mio terrore quando non respiravo bene era finire in sala di rianimazione. Ho avuto qualche attimo di disperazione ma è durato pochissimo. Ho sempre pensato positivo, questo mi ha aiutato molto, lo consiglio a tutti. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla depressione perché è un virus micidiale che ti colpisce anche psicologicamente”.

Nella lunga conversazione telefonica trasmessa dal programma di Marco Liorni, la Zanicchi ha descritto le fasi della malattia: “Il virus come arriva vince lui subito. Il primo match è a suo vantaggio, ti pesta come se fosse Tyson. Te ne fa di tutti i colori, ma non gliela devi dare vinta. Alla fine la vittoria sarà tua. Pensate positivo, fate tutte le cure che dovete fare, ma non dategliela vinta”.

Non mancano le dimostrazioni d’affetto nei confronti dei suoi cari:

“Ho una famiglia meravigliosa, è molto importante, un punto fermo. Ho una figlia, dei nipoti, un genero, dei fratelli, ma soprattutto un compagno che mi ama, che mi vuole bene, che mi aspettava a casa, che ha dei problemi ma che assieme vinceremo. Questo mi dà una forza incredibile di lottare in quel ring lì. Sono stata bravissima, ho combattuto bene dai”.

A margine c’è pure spazio per una frecciata contro chi denigra gli anziani: “Sono molto arrabbiata. Gli anziani sono vitalissimi. I nonni aiutano i ragazzi, mantengono i nipoti. Vi diamo ancora tantissimo. Poi l’esperienza e l’amore che possiamo dare. Vergognatevi, sentir dire queste cose. I vecchi sono sacri”.

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iva zanicchi

ultimo aggiornamento: 21-11-2020