È morto Papa Francesco, il pontefice argentino amato in tutto il Mondo

Papa Francesco è morto: il mondo dice addio al pontefice argentino che ha incantato i fedeli e cambiato per sempre la Chiesa.

Papa Francesco è morto: è stato uno dei pontefici più amati della storia moderna. Jorge Mario Bergoglio era il primo ad arrivare dal continente americano, dall’Argentina, con precisione, ma aveva origini italiane, piemontesi e liguri. La sua dolcezza, normalità e fede smisurata nel Signore rimarranno nei cuori di tutti.

Bergoglio era definito il Papa della gente per il suo passato e il suo presente: una vita normale la sua, tanto simile a quella di qualsiasi persona, prima di prendere i voti. Come quando aveva lavorato come bottafuori in un locale malfamato in Argentina per racimolare qualche soldo. Papa Bergoglio ha conquistato facilmente religiosi e non, con i suoi gesti così diversi da molti di coloro che lo hanno preceduto.

Chi era papa Bergoglio?

Jorge Mario Bergoglio nacque a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936 ma le sue origini erano piemontesi e liguri, sia da parte di madre che di padre.

La sua vita trascorse normale, divenne perito chimico iniziando a lavorare in fabbrica per tirare su qualche soldo. Per un certo periodo fece il buttafuori in un locale malfamato di Còrdoba. Da quello che aveva dichiarato lo stesso Bergoglio, prima di intraprendere la carriera ecclesiastica aveva anche avuto una fidanzata.

L’11 marzo del 1958 decise di entrare in seminario, si reca in Cile e torna a Buenos Aires nel 1963, per laurearsi in filosofia e iniziare a insegnare letteratura e psicologia in collegio. Dopo una vita ecclesiale e accademica fatta di traguardi, nel 1992 divenne vescovo ausiliare di Buenos Aires, su nomina di papa Giovanni Paolo II, per poi diventare arcivescovo della città e infine, nel 2001, cardinale.

Sfiora il pontificato nel concalve del 2005, secondo per numero di voti dopo Ratzinger. Con “le dimissioni straordinarie” di papa Benedetto XVI nel 2013 si presenta a Bergoglio una seconda possibilità, e il 13 marzo 2013, Jorge Mario Bergoglio, divenne 266° Papa della Chiesa romana. Il nome che scelse, Francesco, fu in onore di san Francesco di Assisi. Primo Francesco tra tutti i suoi predecessori, primo Papa gesuita, primo pontefice in arrivo dal continente latino americano.

Cosa ha fatto papa Francesco: gesti celebri

Sin da subito si mostrò nella sua semplicità e gentilezza, iniziando il suo primo discorso ai fedeli con un semplice e affettuoso: “Buonasera, sembra che si cercasse un vescovo per Roma, e i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del Mondo. Ma siamo qui”.

Così partiva il suo viaggio, fatto di cambiamenti e colpi di scena. La sua missione è sempre stata quella di immergersi tra la gente, con visite inaspettate, opere per i senzatetto, abbandono dello sfarzo tipico di un pontefice e non solo. Molto iniziò a cambiare nella Chiesa dalla sua ascesa.

Nel luglio 2013 rivoluziona il Codice Penale vaticano, fermo di fatto al Codice Zanardelli del 1889. Dichiara reati la tortura, i delitti contro minori, la pedopornografia e gli atti sessuali con minori. Papa Francesco infatti si è sempre battuto per la sicurezza dei bambini, anche negli ambienti ecclesiali e lo dimostra da subito, con queste norme e l’inasprimento delle pene.

Nel 2014, in un’udienza all’Ufficio Internazionale Cattolico dell’Infanzia, Bergoglio chiede perdono per gli abusi sessuali commessi da parte di tutti i sacerdoti.

Dalla sua elezione a vescovo di Roma, papa Francesco si è sempre battuto per la pace nel Mondo, chiedendo uno stop ai conflitti in Siria nel 2013, seguito da una giornata di digiuno e preghiera. Il suo impegno interessava però anche la tutela dell’ambiente: chiedeva infatti rispetto a tutti i governanti e cittadini, per ogni creatura di Dio.

Nel 2015 istituì la Segreteria della comunicazione, per rispondere all’attuale contesto comunicativo caratterizzato dal dominio dei media digitali. Questo per rispondere alle esigenze della missione della Chiesa.

Nel 2018 papa Bergoglio elimina la pena di morte dal Catechismo.

Infine, a marzo 2020, durante la pandemia da Coronavirus COVID-19, rimane indelebile la sua immagine in una piazza San Pietro deserta e segnata dalla pioggia. Il Papa, solo, in preghiera, si preparava a impartire una speciale benedizione urbi et orbi, con indulgenza plenaria per coloro che vi avessero partecipato con il cuore.

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