Craig Warwick è uno scrittore nato nel 1952 a Londra, Regno Unito. Dal 1997, Warwick, che ha sempre dichiarato di avere doti da sensitivo e di essere in grado di comunicare con gli angeli, vive in Italia, precisamente a Sciacca, paese in provincia di Agrigento, con il suo compagno di nome Enzo.

Craig Warwick ha pubblicato i seguenti libri: Tutti quanti abbiamo un angelo, scritto insieme a Caterina Balivo, Parlami ancora, Il filo azzurro e Gli angeli sorridono ai bambini. Dal 2009, ha partecipato come ospite in vari programmi televisivi come Festa Italiana, Pomeriggio sul 2 e Domenica Cinque e, prima di diventare un volto televisivo noto nel nostro paese, lo era già nel Regno Unito.

Come sensitivo, Warwick ha dichiarato di aver collaborato con Lady Diana, con l’attrice Kate Winslet e di aver lavorato come consulente dell’FBI, per la ricerca di persone scomparse.

Nel 2018, Craig Warwick ha acquisito ulteriore visibilità televisiva grazie alla partecipazione a L’Isola dei Famosi, esperienza terminata con un ritiro dal programma avvenuto durante la quarta settimana. Riguardo quest’esperienza, Warwick, in più di un’occasione, ha dichiarato che un altro ex concorrente dell’Isola 13, Franco Terlizzi, gli ha rivolto insulti omofobi.

Il 21 agosto 2019, Craig Warwick è stato ricoverato all’ospedale di Milazzo, comunicando la notizia sui social con un’immagine ritraente se stesso con una flebo al braccio.

Circa venti giorni dopo, il sensitivo, sempre tramite i social, ha spiegato nei dettagli cosa è avvenuto:

Non mi sentivo bene già da giorni, forse da mesi, così ho deciso di fare le analisi del sangue per capire cosa mi stava accadendo. Dopo solo un’ora, vengo raggiunto da una telefonata della dottoressa che mi avverte di un pericolo urgente, la mia emoglobina è sotto i 6 punti, la mia vita è a rischio, potrei morire in qualunque istante. I miei amici chiamano urgentemente l’autoambulanza, mi trasportano all’ospedale di Milazzo e, solo dopo poche ore, mi ritrovo con un ago nel braccio e una sacca di sangue che scorre nelle mie vene. La prima cosa che ho pensato è stata: chi ha donato quel sangue? Quanta vita e quanto amore in una sola sacca da mezzo litro. Grazie a tutti i medici di Milazzo, che solo dopo pochi giorni, mettendo la mia vita in salvo, decidono di trasferirmi al Policlinico di Messina per capire cosa ha causato tutta questa perdita di sangue. Le cose non erano semplici e questo lo capivo benissimo e capivo anche che potevano esserci brutte sorprese. Dopo tre settimane, viene diagnosticata una forma rarissima di trombosi in più parti delle vene dell’intestino. Adesso comincia per me un percorso di cure e controlli costanti.

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ultimo aggiornamento: 19-02-2020


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