Giulia Michelini: “Per la gente sono Rosy Abate, non sanno come mi chiamo”
Si sa davvero poco di Giulia Michelini. L’attrice, protagonista della fiction di successo Rosy Abate, non ama mettersi in mostra, né fare interviste. “Non amo parlare di me o di questo lavoro. Non mi trovo in questa smania di voler conoscere l’attore attraverso il personaggio che interpreta. Poi per carità, c’è la promozione e bisogna seguire il flusso, quindi a volte cedo. Non sopporto narrare i retroscena del film, spiegare i perché e i per come, cadere nella domanda classica sui punti in comune tra l’attore e il ruolo assegnato… mi spacco proprio le palle. Resta la parte del mio lavoro che meno mi appassiona, compresi gli eventuali red carpet, le successive foto, le chiacchiere di prassi, i sorrisetti, il contorno”. E stavolta ha ceduto al Fatto Quotidiano.
L’attrice ha parlato di sé: “Non sono riconosciuta in assoluto, sono molto legata al personaggio di Rosy Abate, e spesso la mia e la sua figura si sovrappongono. Il più delle volte le persone non conoscono proprio il mio vero nome, insistono con Rosy e Rosy, e ciò mi fa riflettere su quanto è marcio il meccanismo […] Non sanno neanche come mi chiamo”.
Dal mondo dello spettacolo viene considerata inaffidabile: “Non è vero del tutto, chi mi conosce, chi ha lavorato con me, sa qual è il mio grado d’impegno e professionalità. Alcuni mi considerano una pazza scapestrata, perennemente in ritardo, e in alcuni situazioni è successo, lo ammetto, ma da un semplice caso si è passati a un assioma […] Certe nomee non si spiccicano facilmente”.
Quindi ha parlato del figlio avuto a 19 anni (oggi lui ha 13 anni): “In questo marasma di follia, alla fine della giornata, torno a casa e trovo la concretezza. Ogni problema viene ridimensionato, scatta la priorità: per me c’è lui, altro che le prime cinematografiche sul red carpet […] Già ora è più alto di me, con due spalle larghe, e qualche cretino inizia a guardarmi male, con quella malizia perfida. Chissà dopo…”.